Ciao a tutti, dopo una lunga e penosa gestazione durata più di un anno e non ancora proprio conclusa, è con un certo orgoglio che annuncio la pubblicazione del materiale fotografico inerente il viaggio di due amici in una terra lontana. Finalmente dopo molto tempo e svariate disavventure (solo di recente la perdita di tutte le bozze delle foto a causa di un infarto informatico che ha colpito il mio fido pc) posso affermare che il lavoro è quasi finito, e sono solo pochi i ritocchi che mancano.
Tuttavia siccome non stavo più nella pelle ed era ora che la gallina facesse l’uovo ecco un’anteprima di ciò che presto troverete nelle gallerie.
Tutto è cominciato dall’idea di due amici che un giorno un po’ per passione è un po’ per sfida hanno comprato due biglietti aerei con partenza 9 mesi dopo. Così è cominciata l’avventura che presto potrete vedere.
Il viaggio ci ha visti impegnati per circa 20 giorni in un itinerario circolare che da La Paz ci ha portati in Chile ad Arica e poi giù verso il sud fino a San Pedro de Atacama, per poi risalire dal Paso de Jama lungo le lagune colorate il Saalar de Uyuni, Potosi e il lago Titicaca in Perù.
Buona visione.
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Verso Hanan Pacha (Bolivia Backstage)
venerdì, 11 Febbraio 2011My Bolivia (Backstage) - Camera: NIKON D70 Focal: 85mm ISO: 200 f: 9.5 s: 1/250
Da Wikipedia: […] Nella mitologia inca si definiva Hanan Pacha o Hanaq Pacha il mondo di sopra dove si potevano incontrare tutte le divinità, il mondo celeste dove stavano gli dei più importanti come Viracocha, Inti, Mama Quilla, Pachacamac, Mama Cocha e Apu Illapu.
Secondo gli Inca il mondo era composto da tre piani, Hanan Pacha (il mondo di sopra), Kay Pacha (il mondo di qui) e Uku Pacha (il mondo di sotto), cioè il regno dei morti che si trovava sotto la superficie terrestre.
In lingua quechua pacha significa sia tempo che spazio.[…]
Ebbene si anche dall’altra parte del globo terracqueo ci è capitato di scontrarci con la mia vera natura… e nel seppur vano tentativo di costruirmi un qualsivoglia orpello per giungere più prossimo alle divinità di quel mondo fantastico, anche noi abbiamo creato due manufatti che saranno da tutti accreditati al mondo antico della civiltà incaica.
In verità tutto nacque per passare il tempo e riuscire a costruire il cavalletto per l’autoscatto d’autore!
Si perchè nessuno l’aveva con se, ed in quanto oggetto assai scomodo ed inappropriato al trasporto per mezzo mondo, l’avevamo lasciato a casa. Così per scherzo costruimmo la prima torre, ma era così bella che da cavalletto divenne soggetto e dunque che fare?!
Semplice …un’altra torre! Ed ecco il secondo manufatto. Ed il risultato che ne è stato tratto.
Resta di stucco… è un Barbatrucco!
Ciao a tutti.
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